ANNI ’70: LA MACCHINA DA CUCIRE

Sapevate che i primi macchinari capaci di produrre cuciture furono inventati dalla metà del ‘700? Fredrick Wiesenthal depositò un brevetto nel 1755, ma fu di Isaac Merritt Singer l’idea di far lavorare un ago dritto in
maniera verticale e di farlo scorrere su una linea dritta andando avanti e indietro. Il primo modello della sua macchina da cucito aveva anche un poggiatesta per l’operatore, un piedino per tenere fermo il tessuto e un pedale simile a quello dei filatoi a mano dell’epoca che aumentava la forza motrice del meccanismo e riduceva lo sforzo fisico.

Ai primi del ‘900 il mercato della macchine da cucito era in grandissima espansione ed era principalmente dominato da macchinari americani, tedeschi e russi. Proprio in quegli anni, al ritorno dal fronte, Vittorio Necchi ereditava dal padre una delle più grosse fonderie italiane: la Necchi, fondata negli anni ‘70 dell’900 a Pavia, dava lavoro a 170 operai specializzati nella costruzione di pezzi di ricambio in ghisa per macchinari.